Ritorno all’antico, a parar di mela ed in particolare della famosa mela che toglie il medico di torno: nello specifico uno studio recente ha mostrato ottime potenzialità anti-colesterolo della melannurca Campana IGP.
Ettore Novellino e Gian Carlo Tenore del Dipartimento di Farmacia dell’Università degli Studi Federico II di Napoli hanno dimostrato che, se il problema è l’ipercolesterolemia, una mela al giorno, mi raccomando però di optare per la mela annurca Campana IGP, può levar il medico di torno.
Il consumo costante di Melannurca campana Igp, dopo solo otto settimane di somministrazione mirata sull’uomo, è in grado di ripristinare il corretto profilo colesterolemico plasmatico in maniera più efficace rispetto a tutte le altre cultivar di mele presenti sul mercato: due mele al giorno determinano una significativa riduzione media dei livelli di colesterolo totale TC (-8.3%) e del colesterolo cattivo LDL (-14.6%), incrementando, oltre il 15%, i valori medi di colesterolo buono HDL.
Tale importante risultato clinico è correlato alla presenza nelle mele della Igp Melannurca Campana di una famiglia di polifenoli, le procianidine, che in questa cultivar risultano in media dalle due alle quattro volte più elevate rispetto alle altre cultivar di mela, quali la Granny Smith, la Golden Delicious, la Red Delicious e la Fuji. Interessante è notare come il consumo quotidiano di due mele annurche IGP determini effetti sui livelli delle HDL che, ad oggi, nessun altro prodotto farmaceutico o naturale ha evidenziato. I risultati di tale studio indicano che la Melannurca Campana Igp, oltre al valore nutrizionale, possiede anche proprietà antiossidanti tali da farne un alimento funzionale, in grado di contribuire ad una buona capacità di prevenzione del rischio cardiovascolare.
A questo dato molto interessante si aggiunge la recente dimostrazione delle proprietà antitumorali del succo di mela, in uno studio recentemente pubblicato su Scientific Reports.
Un gruppo di ricerca coordinato dall’Istituto di scienze dell’alimentazione del Consiglio nazionale delle ricerche (Isa-Cnr) in collaborazione con il Dipartimento di chimica e biologia dell’Università di Salerno ha cercato di capire come i polifenoli presenti nel succo operino in chiave antitumorale. I ricercatori hanno analizzato tre tipi di mela – Melannurca Campana Igp, Red Delicious, Golden Delicious – per identificare e quantificare i principali composti antiossidanti: I polifenoli della mela ostacolano in particolare la replicazione ed espressione del DNA nelle cellule cancerose del colon, in particolare questo impedisce loro di duplicarsi e far crescere la massa tumorale.
Le proteine su cui i polifenoli potrebbero agire sono le stesse su cui agiscono alcuni farmaci antitumorali recentemente sviluppati.
L’ipotesi, su cui sarà necessario effettuare ulteriori studi, è quindi che alcuni composti presenti nelle mele abbiano un effetto preventivo agendo proprio sugli stessi meccanismi che vengono colpiti dai farmaci. Ovviamente conoscere che un certo tipo di cellula è il bersaglio a cui mirare è importante, ma non è sufficiente; è necessario conoscere quali sono i meccanismi molecolari e quali proteine sono coinvolte.
Scafuri, B. et al.
A theoretical study on predicted protein targets of apple polyphenols and possible mechanisms of chemoprevention in colorectal cancer.
Sci. Rep. 6, 32516; doi: 10.1038/srep32516 (2016)
Lo so, vado contro il mio interesse ma, se volete sapere tutto, ma proprio tutto, delle proprietà benefiche della mela, vi suggerisco di leggere questo esaustivo articolo 😉
Dianne A. Hyson
A Comprehensive Review of Apples and Apple Components and Their Relationship to Human Health
Adv Nutr. 2011 Sep; 2(5): 408–420