è la World Salt Awareness Week: dal 29 di febbraio al 6 di marzo 2016 settimana di sensibilizzazione su quanto sale mangiamo (senza capirlo!) e sulla comunicazione dei livelli consigliati.
Dose consigliata da OMS / WHO: al massimo 5 grammi, complessivi, al giorno, per tener a bada il rischio cardiovascolare correlato all’eccessivo uso del sale.
E’ un’iniziativa di WASH e CASH di cui avevo già parlato – ragionando di pizza – in questo articolo: lo sapete che con una sola pizza si può arrivare ad ingerire ben 23 grammi (!) di sale?
Sul podio (negativo, ovviamente) sale Pizza Hut che riesce a superare di quasi cinque volte la quantità massima consigliata da OMS / WHO.
Il consumo di sale in casa può essere ridotto adottando dei semplici stratagemmi
– non aggiungendo sale durante la preparazione dei cibi
– non avendo una saliera sul tavolo
– limitando il consumo di snack salati
– scegliendo prodotti a basso contenuto di sodio (quindi: leggendo le etichette dei prodotti che si intende acquistare).
Leggete questo articolo di approfondimento sui vantaggi, in termini di meno ictus ed infarti, del controllo, rigoroso, dei livelli di sale; se volete approfondire la tematica il tag è sale.
Magari state chiedendovi se quel particolare, costoso sale (integrale/himalayano etc etc) sia da preferire al comune sale che acquistiamo al supermercato: Dario Bressanini ha scritto un ottimo articolo, consiglio di leggerlo con attenzione!