che significa One Laptop per Child, siccome gli acronimi ci piacciono il giusto, e che in italiano significa un computer (portatile) per ogni bambino (di tutto il mondo) 😉
Oggi Nicholas Negroponte sarà a Firenze e mi veniva da riflettere che di questa storia del portatile da 100 dollari (che sono 100 giorni ed oltre di lavoro del contadino medio indiano/vietnamita) ne ho sentito parlare da (non pochi) anni.
Mi viene il sospetto che forse non si farà mai; in tempi di avanzamenti tecnologici così tumultuosi (10 anni fa quanti potevano prenotarsi l’albergo ed il volo aereo via internet? Non mi sarei sognato, nel 1993, che mi sarebbe stato possibile aggiornare il mio web-log, che nel 1993 non esisteva neanche non esistendo il WorldWideWeb, dal mio cellulare!) da anni si parla di un progetto più che fattibile tecnicamente, importantissimo per eliminare il digital divide mondiale e nessuno si lancia a fare.
Come mai ?
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una delle domande che sono state poste a Negroponte durante l'incontro a Palazzo Vecchio infatti era: ma non è tardi per lanciare l'olpc? ora che l'eeepc offre un prodotto valido a un prezzo competitivo...
lui ha risposto che meglio avere più prodotti, l'importante è colmare il divario, poco importa se cio' avverrà con l'olpc o altro.
chiediamo anche questo a Negroponte ?
sarei curioso di sapere cosa risponderebbe ...
:-)