La Corte d’Appello di Bologna, investita del gravame di una nota Sentenza del Tribunale di Rimini, ha ribaltato la pronuncia di primo grado, ritenendo che non sussiste alcun nesso eziologico tra l’insorgere dell’autismo e la precedente somministrazione del vaccino, nella fattispecie il c.d. trivalente.
Il Consulente nominato dalla Corte, nello sconfessare quanto accertato dal Consulente nominato in primo grado, ha ritenuto che il necessario nesso di causalità non può fondarsi esclusivamente sul “rapporto temporale” tra la vaccinazione e l’insorgere della malattia, come invece aveva fatto erroneamente il primo C.T.U., segnalando tra l’altro la non pertinenza e la non rilevanza degli studi ivi citati, rispetto alla posizione attualmente ricoperta dalla comunità scientifica sul tema.
Il Consulente ha inoltre rilevato che dalla documentazione sanitaria in atti sia emerso che il minore presentava un quadro clinico con problemi “importanti”, riferiti alla prematurità, e che la comparsa della patologia autistica è stata segnalata già ai tre anni di età.
testo integrale della sentenza qui
Noi lo sappiamo, ne avevo già discusso in vari articoli, specificamente qui