rifacendomi ad un post precedente sul linguaggio criptico dei medici mi preme comunque citare alcune perle di pazientese (da un sito web che non cito ma che potrete trovar da soli grazie ai motori di ricerca, se proprio ne avete voglia).
Tutti i malati sono diversi, tutte le storie sono diverse: pertanto il “pazientese” non ha regole fisse.
Vi sono delle parole che si ripetono molto più spesso di altre e che perciò mi suggeriscono l’impronta collettiva per poter denominare ciò un linguaggio.
PALLA: Si esprime in frasi come “sento come una palla” oppure “ho una nocciolina, una pallina”. Si può riferire sia ad una sensazione che a una neoformazione, come a una cisti, un tumore, un linfonodo gonfio, ecc. Ha spesso attinenza con un problema sessuale.
ACCAVALLARE, SOVRAPORRE, SCHIACCIARE: hanno anch’esse un significato sessuale. L’ ho trovato nelle espressioni “sento un muscolo accavallato”, “vedo sovrapposto”, mi viene questo dolore quando accavallo le gambe”, e così via.
POGGIARE: si esprime con questo vocabolo la mancanza di appoggio affettivo, morale, economico, ecc. che si ha per vuoto determinato da una perdita affettiva, oppure con affezione in punti d’appoggio: natiche, gomiti, talloni, nuca, ginocchi, ecc.
COSTRIZIONE: analogo a questo vocabolo è la sensazione di morsa, di pressione, di compressione: si riferisce al sentimento di essere sotto l’autorità di qualcuno.
PRURITO: si riferisce al fatto che una persona vorrebbe liberarsi di qualcuno o di una situazione incresciosa che non sopporta.