nuovo sistema ECM (2009)

La Commissione Nazionale per l’ECM è stata integrata dei membri scelti dall’attuale Governo e si prepara ai lavori che le competono, dopo lo stop della Corte dei Conti all’assetto delineato a marzo a Cernobbio. Entro fine anno sarà definito il “prototipo” del nuovo sistema ECM secondo l’impianto dettato con l’Accordo Stato Regioni del 1 agosto 2007. Gli addetti ai lavori replicano a chi parla di “notte dell’ECM”, anche a seguito dell’impasse transitoria dovuta alla collocazione della Commissione ECM nell’alveo dell’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari (Agenas) stabilito con la Finanziaria 2008. L’Agenas non era pronta a farsi carico del sistema di Educazione Continua in Medicina né dal punto di vista logistico né dal punto di vista economico. Le risorse derivanti dagli accreditamenti confluiscono direttamente nelle casse dell’Agenzia Agesolo dal gennaio 2008. Ma secondo Maria Linetti, direttore dell’Ufficio di formazione continua dell’ex Ministero della Salute “l’Accordo del 2007 è andato avanti grazie ad una convenzione tra la Salute e l’Agenzia l’ufficio ECM ha continuato a lavorare in nome e per conto di quest’ultima. E sono state avviate tutte le attività previste”. Lo stato dell’arte, delineato dalla dirigente ministeriale è il seguente: “è stato istituito il comitato tecnico delle Regioni e sono stati designati i componenti regionali dell’osservatorio e della commissione“. E inoltre sono attivi ” il cantiere dei lavori sul dossier formativo, il trasferimento al Cogeaps della banca dati crediti”. Per quanto riguarda sponsorizzazioni e accreditamento dei provider, si sta lavorando “a pieno regime”. Il direttore dell’Agenas, Aldo Ancona, è molto critico: “Il primo quinquennio di sperimentazione del programma ECM ha messo in luce tutti i limiti di una formazione etero diretta, raramente orientata agli obiettivi di sviluppo del sistema e dotata di scarsa organicità e rispondenza dei piani formativi governati dal servizio pubblico. Questa situazione, unita all’obbligatorietà dei crediti formativi, ha portato a una paradossale reazione di insofferenza da parte di tutti i soggetti coinvolti: le Regioni, per la scarsa rispondenza dei percorsi di sviluppo a livello locale; il livello centrale per il prevalere di logiche burocratico-amministrative che hanno gonfiato oltre misura la macchina degli accreditamenti; i professionisti che hanno vissuto l’obbligo di aggiornamento come vessatorio. Lo stesso mondo dell’industria coinvolto in un numero esorbitante di eventi“.

All’inizio del 2009 ci sarà un nuovo Accordo Stato Regioni che detterà il definitivo passaggio al nuovo sistema ECM, indirizzato dalla triade “Ministero-Professioni-Regioni” e basato sull’accreditamento dei provider.

aggiornamento
il 14 e 15 settembre 2009 a Cernobbio si terrà la prima Conferenza Nazionale sulla Formazione Continua in Medicina.
I lavori vedranno la Commissione Nazionale per la Formazione Continua presentare per la prima volta agli operatori del mercato le novità del nuovo Sistema di Formazione Continua approvato dalla stessa Commissione il 21 luglio 2009.

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