Era arrivata la tua ora, non sei stato l’ennesima vittima della malasanità: lo riconoscono pure il procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e il sostituto Marcello Monteleone che hanno archiviato il caso evidenziando come il trasferimento e l’eventuale ricovero al più vicino ospedale di Orbetello non avrebbe garantito un esito più favorevole (chissà, poi, come si fa a stabilirlo con sicurezza tale da poter condannare qualcuno per aver preso una decisione di tal genere) e che Pino Daniele stesso scelse di raggiungere Roma in auto per farsi visitare dal suo cardiologo di fiducia, in piena consapevolezza e lucidità.
All’epoca le polemiche non mancarono, di mezzo c’è andata, come troppo spesso accade, la classe medica che viene dipinta, troppo spesso, come un nemico da cui difendersi: io continuo a sostenere che conosco tanti medici corretti e scrupolosi che cercano quotidianamente di fare, al meglio, il loro – molto complesso – mestiere.
RIP Pino Daniele: ora non ti scoccia più nessuno …