traggo spunto da un articolo riguardante tutt’altra materia: vini spumantizzati prodotti in Inghilterra, un mercato in crescita che sta aggredendo (parolone, visti poi i numeri citati nell’articolo) la predominanza, storica, degli champagne francesi.
Alzi la mano chi ha bevuto champagne (lo so, non si può chiamare champagne un vino prodotto in inghilterra!) inglese: io no, a breve colmo la lacuna, giuro !
Afferma Frazer Thomson, proprietario del più grande vigneto inglese, nel Kent: Più è caro, più i clienti si fanno l’idea che il prodotto è di qualità: nel 2001 vendevamo 20mila bottiglie del nostro “brut” a 5 sterline, l’anno scorso ne abbiamo vendute dieci volte tanto, a 18 sterline l’una.
Beh, prendendo spunto dall’equazione più costa, più sembra di qualità mi chiedo: cosa pensa l’utente della sanità low cost ?
Mi viene in mente la tendenza, recente, di Groupon che offre prestazione mediche specialistiche a prezzi stracciati; mi viene in mente il pesante taglio delle tariffe della diagnostica operato poco più di un anno fa (senza, sembrerebbe, grossi risultati sui tempi d’attesa per effettuare le prestazioni richieste).
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano i miei lettori.