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privatizzazione della Sanità: una riflessione

Siccome si parla di privatizzare la sanità per renderla efficiente (!) sarà bene aver presente cosa significa sanità privata: gli USA, ovviamente, c’insegnano.
I 67 milioni di cittadini USA che sperano di non ammalarsi perchè non hanno i soldi per pagare l’assicurazione sanitaria privata devono darci da pensare  . . .

Il piano di Barack Obama, candidato democratico alla presidenza degli Stati Uniti, per riformare il sistema sanitario arriverà a coprire in 10 anni 34 milioni di americani attualmente non assicurati;  quello del suo rivale, John McCain, salverà dalla mancanza di assistenza sanitaria solamente due milioni di persone, nello stesso periodo. A incoronare i progetti del senatore democratico come migliori di quelli del repubblicano, a poche settimane dalla sfida per la conquista della Casa Bianca, è uno studio del Commonwealth Fund. L’analisi ha valutato i programmi studiati da entrambi i candidati per cambiare un sistema sanitario che attualmente lascia 46 milioni di persone non assicurate e molte altre parzialmente coperte: in totale, circa 67 milioni di americani non godono dell’adeguata assistenza sanitaria.
Secondo il report, però, il piano di Obama riuscirà a dimezzare questo numero in un decennio, anche se non ad azzerarlo. Fra le priorità del candidato democratico per la riforma della sanità, un intervento costruito sull’attuale sistema di assicurazione fornito dai datori di lavoro: tutti, eccetto le piccole imprese, saranno infatti obbligati a offrire un’assicurazione sanitaria o a contribuire al costo della copertura. Il programma prevede anche facilitazioni per l’ingresso delle famiglie a basso reddito nel piano di assicurazione federale per i meno abbienti Medicaid e per i bambini (State Children’s Health Insurance Program). McCain punta invece a mettere le assicurazioni sulla salute nelle mani dei singoli cittadini, rimuovendo le agevolazioni per le polizze stipulate dai datori di lavoro e offrendo crediti fiscali di 2.500 dollari a persona e di 5.000 a famiglia per l’assistenza sanitaria, incoraggiando dunque all’acquisto della propria assicurazione anche oltre i confini del proprio Stato federale. Una ricerca dell’Urban Institute-Brookings Institution Tax Policy Center prevede che il piano McCain ridurrebbe il numero dei non assicurati di 1,3 milioni in un anno al costo di 185 milioni di dollari. Circa 20 milioni di persone, però, perderebbero la loro assicurazione pagata dal datore di lavoro, mentre 21 milioni si gioverebbero della copertura per l’apertura del mercato individuale. Il piano Obama, invece, nel primo anno ridurrebbe il numero di non assicurati di 18,4 milioni al costo di 86 miliardi di dollari. In 10 anni, il piano McCain costerebbe 1,3 milioni di miliardi e quello Obama 1,6 milioni di miliardi.

Dott Sabino Berardino: Dott Sabino Berardino Medico Chirurgo, a Firenze Specialista in Medicina Interna perfezionato in Ecografia ed Ecocolordoppler Vascolare Master di I livello in 'nuove tecnologie in Medicina - elearning'
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