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pronto soccorso pediatrico: il progetto chiocciola (Milano) tenta di ridurre gli accessi impropri

Dai dati dello scorso anno e’ emerso che al pronto soccorso pediatrico gli accessi piu’ numerosi sono quelli di bambini non gravi, con codici bianchi o verdi, che giungono nella maggior parte dei casi senza aver prima contattato il pediatra di famiglia. 

Le attese per un bimbo al pronto soccorso si riducono se i genitori consultano prima il pediatra o il medico di continuita’ assistenziale. Questa ‘corsia preferenziale’ e’ il risultato del Progetto Chiocciola, realizzato dal Policlinico Ospedale Maggiore di Milano per sensibilizzare i genitori al corretto uso del pronto soccorso pediatrico.
Il progetto prende il via ufficialmente oggi, ed e’ nato anche grazie alla collaborazione con la Asl di Milano. ”L’obiettivo – spiegano i responsabili – e’ quello di incentivare il corretto ricorso al pediatra di famiglia per problematiche di salute non gravi, e utilizzare invece il pronto soccorso in seconda istanza per un’assistenza medica non risolvibile con le risorse del territorio. Questo per evitare il sovraffollamento del pronto soccorso da parte di utenti che utilizzano in modo improprio la struttura ospedaliera, contribuendo a rallentarne il servizio”.

Strano, ma vero: non mi riesce (ad oggi) di trovare una risorsa ufficiale (sul sito del Policlinico o su quello ASL) che faccia riferimento a questa iniziativa, solo comunicati stampa vari . . . . .

Dott Sabino Berardino: Dott Sabino Berardino Medico Chirurgo, a Firenze Specialista in Medicina Interna perfezionato in Ecografia ed Ecocolordoppler Vascolare Master di I livello in 'nuove tecnologie in Medicina - elearning'
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