ma c’è chi se lo fa amplificare: è tutto vero, esiste una tecnica di chirurgia plastica dedicata a questa procedura che, sottolinea l’articolo scientifico che cito a seguire, è del tutto inutile !
è domenica, c’è del tempo da dedicare a materie più leggere e, su Facebook, incappo in una pacata discussione a sfondo sessuologico: occasione giusta per provare a sfatare un mito (ci sarò riuscito?) e per divertirsi, con leggerezza.
L’articolo citato, vero e serio, smentisce l’esistenza del famoso punto G (esiste, o no?) o Gräfenberg spot (G-spot) dal nome del medico tedesco che ha anche ideato l’IUD ovvero il dispositivo contraccettivo uterino (la spirale).
Quindi: non esiste alcuna dimostrazione della reale esistenza di tale punto magico ma, se volete aver successo, abbondate di cozze ed ostriche e miele e uova come suggeriscono gli urologi italiani, riuniti a congresso a Firenze proprio in questi giorni !
😉
Puppo V et al
Does the G-spot exist? A review of the current literature.
Int Urogynecol J. 2012 Dec;23(12):1665-9. doi: 10.1007/s00192-012-1831-y. Epub 2012 Jun 6.
All published scientific data point to the fact that the G-spot does not exist, and the supposed G-spot should not be identified with Gräfenberg’s name.
Moreover, G-spot amplification is not medically indicated and is an unnecessary and inefficacious medical procedure.