leggo un articolo su la Repubblica e mi vien subito da pensare alla solita tirata demagogica da parte di chi dice di voler cambiar tutto per poi lasciar tutto com’è (cito liberamente da il gattopardo).
A) basta nepotismi in generale
B) quale primario non può chiedere al collega di Pisa/Livorno/Bologna/Roma di tenergli in caldo il figliolo prediletto in attesa che poi venga riassorbito da qualche parte (e vabbeh, non sarà il reparto del Babbo, sarà quello della ASL affianco) …. Prassi già in uso da tempo, i più sfacciati se li crescono nel cortile di casa, quelli più prudenti li mandano dall’amico (che ovviamente non dice di no) a crescere in attesa di arrivare al culmine della carriera.
Domanda: se banalmente adottassimo criteri realmente meritocratici ed eliminassimo le influenze della politica nei concorsi pubblici ?
PS mio padre era Medico di Medicina Generale (al tempo chiamavasi medico della mutua) in un piccolo paese campano, non fa il primario a Firenze 🙂