Non conoscevo il purple drank: confesso che ho visto il film – Dirty Granpa, 2016 – con Robert De Niro e Zac Efron e non avevo colto la citazione; ho poi deciso di approfondire e ho capito che non era uno sfottò (da parte del Nonno scatenato, interpretato da De Niro) senza senso: il “purple drank” è vero, è una droga che fa tendenza, negli USA inizialmente ma oramai anche in Europa.
All’inizio degli anni ’90, diversi studi hanno riportato l’uso improprio di sciroppo per la tosse, a base di codeina e prometazina cloridrato, con aggiunta di sprite o alcol, noto come “purple drank” o “lean”: è diventata una droga popolare tra i cantanti rap che ne promuovono gli effetti tranquillizzanti ed euforici attraverso la loro musica e i loro video. Questo studio esamina il fenomeno del “purple drank”, prendendo in considerazione le sue implicazioni cliniche e sociali.
I dati epidemiologici hanno evidenziato una diffusione eterogenea dell’uso improprio di questa miscela, che non è esclusivamente legata a una specifica tipologia di utilizzatori (adolescenti, atleti e rapper afroamericani), come riportato in precedenza sui giornali americani e sui social media.
La moda sembra sia arrivata dal Centro Europa, in Svizzera la codeina si acquista senza ricetta: lo “sballo viola” si sta diffondendo velocemente.
Negli Stati Uniti gli American Addiction Centers dedicano dei focus sul fenomeno, invitando a non sottovalutarlo e a chiedere aiuto.
A Miuli et al
“Purple Drank” (Codeine and Promethazine Cough Syrup): A Systematic Review of a Social Phenomenon with Medical Implications
J Psychoactive Drugs 2020 Nov-Dec;52(5):453-462.
PMID: 32748711 DOI: 10.1080/02791072.2020.1797250