Leggo di ragazzini in coma alcolico e penso sia necessario provare a far capire che la moderazione è la miglior strategia: nello specifico si suggerisce, in riferimento alle nuove Linee Guida Europee di Join Action Rarha (Reducting Alcohol Related Harm), di non superare i 10-20 grammi di alcol al giorno, sia per gli uomini sia per le donne (si annulla, pertanto, il differenziale uomo/donna precedentemente ipotizzato).
Il consumo medio giornaliero a basso rischio suggerito, in passato, variava dai 20 ai 48 grammi di alcol puro per gli uomini e dai 10 ai 32 grammi per le donne: le nuove indicazioni dimezzano (ed oltre) tali quantità consigliate.
Mi rendo conto, però, che riferirsi a grammi di alcol rischia di non far capire niente a nessuno e penso che sia fondamentale semplificare, fornendo strumenti di immediata comprensione in modo da lanciar un messaggio che sia facile ricordare: il riferimento è l’Unità Alcolica che corrisponde, in genere, a 12 grammi di alcol.
In pratica
- un bicchiere medio di vino (circa 150 ml)
- una lattina di birra (333 ml)
- un bicchierino di superalcolico (circa 40 ml)
equivalgono tutti e tre a circa una Unità Alcolica.
Ce lo spiega, concretamente, Rowan Atkinson (meglio conosciuto, in Italia, come Mr Bean)
Merita, sempre, sottolineare che l’alcol non è aqua: bene, quindi, sempre ricordare che ogni bevuta sono calorie che si aggiungono a quel che mangiamo, in accompagnamento.
In passato le quantità che l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomandava di non superare, in riferimento a soggetti adulti ed in buona salute, erano di 3 U.A. per i maschi e 1,5 U.A. per le femmine.
approfondimento: Franco Taggi Alcol: ma quanto ce n’è in quello che bevo? [2007]
FONTE: EPICENTRO ISS e www.rahra.eu