• Non esiste alcun rischio di esposizione esterna a radiazioni ionizzanti né di contaminazione interna da particelle radioattive per inalazione o per contatto.
• Non sono al momento necessarie misure preventive o terapeutiche. In particolare, non è indicato il blocco dell’accumulo tiroideo di iodio con l’assunzione di ioduro di potassio (KI), trattamento non del tutto esente da rischi, anche se rari.
• Il contatto con soggetti potenzialmente contaminati, perché provenienti dal Giappone, non espone la popolazione ad alcun tipo di rischio.
• Come misura preventiva il Ministero della Salute ha già predisposto il controllo alla frontiera dei cibi prodotti in o provenienti dal Giappone (soprattutto pesci, crostacei, caviale, soia, alghe, tè verde) confezionati dopo l’11 marzo, al fine di garantire la sicurezza nei confronti della contaminazione da ingestione.
ASSOCIAZIONE MEDICI ENDOCRINOLOGI ITALIANI – AME NEWS, Marzo 2011