Uno studio condotto in Norvegia ha portato ad una controversa scoperta: circa un quinto dei tumori mammari individuati tramite lo screening mammografico potrebbe regredire spontaneamente.
Questi tumori condividono con gli altri i medesimi fattori di rischio, ma presentano un comportamento anomalo la cui esistenza probabilmente solleverà molte polemiche. Si tratta comunque di un fenomeno già descritto in altri tumori, come i neuroblastomi pediatrici.
L’ipotesi è difficile da escludere, ma comunque impossibile da verificare senza uno studio randomizzato controllato che lasci alcune pazienti senza trattamento. Quanto rilevato, in ogni caso, nonostante la necessità di diagnosi precoce del tumore mammario, pone ancora una volta in dubbio il valore della mammografia nel campo dello screening.
Arch Intern Med 2008; 168: 2311-6 e 2302-3