A lanciare l’appello è il presidente della Fnomceo (Federazione nazionale ordine medici chirurghi e odontoiatri), Amedeo Bianco, che scende a fianco dei giovani medici in formazione, radunati davanti al ministero del Lavoro, salute e politiche sociali a Roma per manifestare contro la circolare Inps che prevede l’aumento della contribuzione all’ente di previdenza. “In queste settimane – sottolinea Bianco in una nota – siamo stati vicini ai venticinquemila medici in formazione specialistica, sostenendo le loro buone ragioni contro una circolare che li obbliga alla contribuzione con aliquota piena (24,7%), nonostante il contestuale obbligo di contribuzione al fondo generale dell’Enpam (Ente nazionale di previdenza e assistenza dei medici e degli odontoiatri). Questa doppia contribuzione, con effetti retroattivi al 2006, grava totalmente e pesantemente sulle retribuzioni previste dai contratti di formazione (26-28 mila euro lordi annui), con risvolti evidenti sulle condizioni socio economiche di questi professionisti, con un’età variabile tra i 26 e i 32 anni, ai quali l’impegno a tempo pieno nella formazione e i vincoli di compatibilità lasciano margini ristrettissimi di miglioramento del reddito”. Bianco spera che si possa arrivare ad una rapida soluzione del problema. “Sono fiducioso – spiega il numero uno della Fnomceo – e auspico che le iniziative che, in queste settimane, insieme all’Enpam e alle organizzazioni rappresentative degli specializzandi, abbiamo assunto verso il ministero del Lavoro, delle Politiche sociali e della Salute, e quello del Miur, ci diano subito un risultato: una nuova circolare dell’Inps che preveda l’applicazione dell’aliquota ridotta. Considero questo un primo importante passo su un cammino ancora lungo e difficile, in grado di offrire agli specializzandi di oggi e a quelli di domani una posizione previdenziale solida ed efficace. Per questo – conclude Bianco – guardiamo con grande attenzione e con grandi speranze all’Enpam”.
Si intervenga a favore degli specializzandi
“Bisogna mettere la parola fine a una iniqua decisione dell’Inps, che sta portando le Università a decurtare le retribuzioni di oltre 20.000 specializzandi. Intervenga subito il ministro del Welfare Sacconi per una moratoria che consenta un unico giusto inquadramento dei medici specializzandi all’Enpam, e non più come lavoratori parasubordinati all’Inps”. A chiederlo è la Flc Cgil e la Fp Cgil medici, che hanno portato la loro solidarietà agli specializzandi che manifestavano sotto la sede del ministero del Welfare a Roma, contro la circolare Inps che prevede l’aumento della contribuzione all’ente di previdenza. “A fronte di scelte che rischiano di far pagare la crisi ai settori più deboli – si legge in una nota del sindacato – non rimane altro che la mobilitazione, per costringere questo Governo a un altro mezzo passo indietro anche per i medici specializzandi, così come abbiamo ottenuto per il maestro unico. La Flc Cgil e la Fp Cgil medici continueranno a stare a fianco agli specializzandi per il rispetto dei loro diritti ad una formazione che non diventi uno sfruttamento”.
Bloccare subito l’aliquota
“Bloccare subito, entro Natale, la circolare Inps che penalizza gli specializzandi in medicina. Giovani medici che lavorano molto e guadagnano poco”. Parola di Mario Falconi, presidente dell’Ordine dei medici di Roma, che è intervenuto ieri mattina alla manifestazione degli specializzandi davanti al ministero del Welfare, in protesta contro la circolare Inps che prevede l’aumento della contribuzione all’ente di previdenza. “Ho parlato agli studenti con il megafono – afferma Falconi all’ADNKRONOS SALUTE – e ho ribadito loro la mia solidarietà e quella di 40.000 medici romani. Questi ragazzi – sottolinea Falconi – hanno ragione da vendere. Vengono sottoposti a una doppia tassazione previdenziale, assolutamente ingiusta, che aggrava ulteriormente le loro condizioni economiche”. Per risolvere la questione i giovani medici in formazione chiedono di essere sottoposti ad un unico inquadramento all’Enpam. “Per mettere definitivamente in soffitta il problema – spiega Falconi – stiamo lavorando con il ministero del Welfare proprio in questa direzione. Nell’immediato però serve l’annullamento della circolare Inps che prevede l’aliquota piena. Non roviniamo il Natale di questi ragazzi”, conclude Falconi.
🙂 Sono contenta che la nostra battaglia trovi questo spazio!
mi sembra di aver capito che – almeno per ora – la protesta ha raggiunto il suo scopo, no ?
🙂
Già, pare proprio di sì!
Altrimenti siamo pronti con nuovi scioperi…ad oltranza stavolta! 🙂
mia cara
la mia impressione è che mala tempora currunt, quindi ‘sto congelamento va controllato con molta attenzione . . .
Infatti…
è arrivato lo stipendio di dicembre, ancora tagliato! 🙁
mia cara
la burocrazia ha i suoi tempi, e soprattutto i suoi colpi di coda: non abbassate la guardia