sciopero specializzandi contro aliquota piena Inps

In assenza di segnali incoraggianti, gli specializzandi in medicina di Federspecializzandi hanno proclamato una giornata di sciopero per il 15 dicembre. Nel mirino dei giovani medici in formazione, la circolare emessa dall’Istituto nazionale previdenza sociale, che impone loro di devolvere non più l’aliquota in forma ridotta del 18%, bensì quella intera del 24,7%. “Un’ingiustizia”, per la Federazione, che ha deciso di appoggiare le iniziative delle sedi locali, “là dove la nuova aliquota maggiorata viene già applicata”, e ha invitato gli studenti delle Facoltà di medicina ad aderire anche alla mobilitazione indetta per oggi e domani dagli specializzandi dell’Università di Chieti. “Da alcuni mesi – sottolinea in una nota la Federazione – i medici specializzandi rischiano di avere ingiustamente decurtato il proprio stipendio di circa 140 euro a causa dell’applicazione illegittima di un’aliquota Inps del 25%. Nonostante i tentativi di trovare una soluzione alla vertenza anche tramite il coinvolgimento dell’Enpam, altra cassa previdenziale alla quale obbligatoriamente versano tutti i medici, nessuna risposta reale è arrivata per ora dal Governo, al punto che alcuni atenei hanno già iniziato a detrarre soldi dallo stipendio del mese in corso”. Gli specializzandi chiedono anche regole più chiare e la messa a punto di un regolamento nazionale, che faccia chiarezza su alcune norme del contratto, soggette spesso a interpretazione arbitraria da parte degli atenei. Una su tutte: “la sostitutività del personale strutturato“.