sempre a proposito di Marijuana

dal sito di Luciano Pignataro leggo che  in California si produce più erba che vino: un business da 35,8 miliardi di dollari, circa 23 miliardi di euro.
Lo rivelala  l’agenzia cattolica Fides, in base ad una elaborazione di dati provenienti da vari organismi federali americani. E con l’aumento della produzione – aggiunge l’agenzia – aumenta anche il consumo e la preoccupazione della Chiesa statunitense per i danni sociali e individuali provocati dall’uso di droghe.
Nel Paese si contano – riferisce l’agenzia – 56,4 milioni di piante di marijuana coltivate all’aperto, con una rendita di 31,7 miliardi, e altri 11,7 milioni di piante coltivate all’interno di serre e spazi chiusi, il cui «fatturato» ammonta a 4,1 miliardi.
La marijuana – secondo i dati diffusi dalla Fides – è il primo raccolto in termini monetari in 12 Stati, tra i primi 3 in 30 Stati, e uno dei primi 5 in 39 Stati. La coltura di marijuana è più estesa di quella del cotone in Alabama, di quella combinata di uva, ortaggi e fieno in California, di arachidi in Georgia, e di tabacco in South Carolina e North Carolina.
Secondo stime del governo degli Stati Uniti – citate dall’agenzia – la produzione interna di marijuana è aumentata di dieci volte negli ultimi 25 anni: da mille tonnellate nel 1981 a 10mila tonnellate nel 2006.

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