SETTIMANA NAZIONALE DELLA TIROIDE

Dal 12 al 16 maggio 2008 sarà possibile sottoporsi ad una visita specialistica gratuita per verificare l’eventuale presenza di alterazioni della tiroide. Per avere i riferimenti dell’ospedale cui rivolgersi si può telefonare – esclusivamente a partire da lunedì 5 maggio – al Numero Verde 800.911.255 . L’iniziativa è promossa dal Club delle U.E.C, l’Associazione delle Unità di Endocrinochirurgia Italiane , presieduta dal professor Paolo Miccoli, Direttore del Dipartimento di Chirurgia Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana, e dall’A.I.T., Associazione Italiana della Tiroide , presieduta dal professor Aldo Pinchera, Ordinario di Endocrinologia all’Università di Pisa, con il patrocinio della SIMG , Società Italiana di Medicina Generale e di Cittadinanzattiva – Tribunale per i Diritti del Malato . Partecipano circa 100 ospedali, tra cui alcune strutture di riferimento a livello nazionale, a partire dal Policlinico Gemelli di Roma, presso cui saranno impegnate l’Unità Operativa di Chirurgia Endocrina, diretta dal professor Rocco Bellantone, Delegato Italiano ESES, European Society of Endocrine Surgeons , e l’Unità Operativa di Endocrinologia diretta dal professor Alfredo Pontecorvi, Direttore del Dipartimento di Medicina Interna, Scienze Specialistiche e Medicina del Lavoro e Segretario della Società Italiana di Endocrinologia. In programma circa 5.000 visite gratuite , circa 10 al giorno, in ciascuno degli ospedali che hanno aderito. Si tratta di un numero limitato rispetto alla diffusione delle malattie della tiroide, che interessano circa 6 milioni di persone nel nostro paese. La Campagna, infatti, è volta più in generale a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce. Un controllo di ruotine, quindi, è di grande importanza. Tutti i cittadini possono sottoporsi ad una visita a carico del Sistema Sanitario Nazionale con il pagamento del normale ticket. “Le visite contribuiranno a far emergere disturbi e malattie della ghiandola che spesso non vengono riconosciute poiché asintomatiche o con manifestazioni comuni ad altre patologie” – spiega il professor Miccoli – “in questo modo sarà possibile formulare diagnosi precoci e prescrivere terapie mirate, farmacologiche oppure chirurgiche”. Il ricorso ad esami ecografici con macchine sempre più sensibili e sofisticate, consente di rilevare noduli tiroidei spesso di piccole dimensioni in circa il 50% della popolazione, la stragrande maggioranza dei quali sono benigni. La maggior parte delle malattie della tiroide viene curata con terapie mediche e solo un piccola parte richiede l’intervento del chirurgo. Quando serve il bisturi, il ricorso a nuove tecniche e tecnologie consente di ridurre al minimo l’incisione e quindi la cicatrice sul collo oltre che limitare al massimo i rischi per le corde vocali. Le malattie della tiroide più diffuse sono l’ipotiroidismo, l’ipertiroidismo, e il nodulo con o senza gozzo. 
Avevo parlato di patologia tiroidea qui e qui .

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