è la simpatica affermazione (tradotto dal fiorentino: si va sul cieco, sto diventando cieco) di questo paziente che faccio accomodar fuori, in attesa che sia maturo di vescica.
M’aveva chiesto se c’era un cestino: c’è, enorme, appiccicato al lettino su cui era sdraiato e non l’aveva proprio visto.
Oramai so che chi entra in stanza è spesso in tale stato di agitazione che, per esempio, non si vede cose ben in evidenza (il famoso cestino, bello grosso ed in posizione strategica) oppure, come è capitato proprio oggi con una giovane paziente molto agitata, non ti ascolta per niente (tenga le scarpe ed iniziano a slacciarsele; non tolga le scarpe – tanto per sopravvivenza , quanto per rapidità – ma alla fine te li trovi a piedi nudi sul lettino).