il terremoto ce l’ho nell’animo e nella mente: chi mi legge e mi conosce lo sa, chi capita qui per caso ed è curioso sappia che ho già parlato in passato della mia personale esperienza di fortunato terremotato e sfollato.
Stanotte ho dormito male (fortunato, io) a causa del terremoto che ha devastato alcuni piccoli, deliziosi paesi dell’Italia centrale ed in particolare Accumoli ed Amatrice in provincia di Rieti e Pescara del Tronto e Arquata in provincia di Ascoli Piceno.
Nel flusso social mi son reso conto che nessuno (nella mia personale bolla FB) coglie l’occasione per far il punto su prevenzione e modalità comportamentali della fase acuta e mi par corretto puntualizzare cosa bisogna fare per affrontare il terremoto: ovviamente (facile a dirsi, eh!) è fondamentale e, in qualunque contesto, è molto importante MANTENERE LA CALMA.
Seguire alcune semplici norme di comportamento, adottare misure preventive e azioni corrette è indispensabile per non mettere in pericolo la vostra vita e quella dei familiari.
E’ bene sapere che se durante un terremoto sei in un luogo chiuso il posto più sicuro è il vano di una porta inserita in un muro portante (quello più spesso), vicino a una parete portante o sotto una trave, oppure riparati sotto un letto o un tavolo resistente.
Al centro della stanza potresti essere colpito dalla caduta di oggetti, pezzi di intonaco, controsoffitti, mobili ecc.
Non precipitarti fuori, ma attendi la fine della scossa.
Se, invece, durante un terremoto sei in un luogo aperto bisogna allontanarsi da edifici, alberi, lampioni, linee elettriche: potresti essere colpito da vasi, tegole e altri materiali che cadono. NON sostare in prossimità di ponti, di argini, di terreni franosi, perché potrebbero lesionarsi o crollare. Fai attenzione alle possibili conseguenze del terremoto: perdite di gas ecc.
Dopo un terremoto è fondamentale
- Assicurarsi dello stato di salute delle persone attorno e, se necessario, prestare i primi soccorsi.
- Prima di uscire di casa chiudere gas, acqua e luce e indossare le scarpe.
- Non usare l’ascensore; fai attenzione alle scale, che potrebbero essere danneggiate.
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ESCI CON PRUDENZA e RAGGIUNGI le aree di attesa individuate dal piano di emergenza comunale oppure unospazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti che potrebbero cadere e ferirti.
- All’esterno: mantenere un atteggiamento prudente.
- Se sei in una zona a rischio maremoto, allontanati dalla spiaggia e raggiungi un posto elevato.
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NON ANDARE in giro a curiosare.
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NON USARE il telefono cellulare ma tienilo a portata di mano e acceso.
- Limita l’uso dell’auto per evitare di intralciare il passaggio dei mezzi di soccorso.
FONTE: Protezione Civile
Mi è venuto in mente che non mi sono mai preso la briga di sapere quali siano le aree di attesa, identificate dalla Protezione Civile, nella città di Firenze: dal sito ufficiale, le elenco a seguire
Quartiere 1
Piazzale Michelangelo
Piazza Massimo D’Azeglio
Piazza Santissima Annunziata
Piazza Pitti
Piazza Tasso
Quartiere 2
Parcheggio piscina Costoli
Piazza della Liberta’
Quartiere 3
Piazza N. Acciaioli
Piazza G. Bartali
Parcheggio Senese
Quartiere 4
Parcheggio Ipercoop viale Nenni
Piazza dell’isolotto
Giardino via dei Bassi
Piazza Pier Vettori
Quartiere 5
Piazza Dalmazia
Piazza Leopoldo
Parco giochi via Perfetti Ricasoli
Giardini di via Sardegna
Parcheggio Meyer
La Protezione Civile del Comune di Firenze è in Via dell’Olmatello, 25 e risponde al numero telefonico 0557890
Il sito informativo della Protezione Civile nazionale è iononrischio.protezionecivile.it
Interessante iniziativa di INGV, che rende pubblico l’archivio storico dei terremoti: www.edurisk.it
INGV pubblica anche il tempo reale dei terremoti ed è quindi la risorsa più affidabile a riguardo (se il server riesce a gestire il picco di richieste generato dai tanti cittadini che sentono il terremoto e vogliono informarsi nell’immediato: stanotte io avevo difficoltà a collegarmi).
A tutti sia ben chiaro: i terremoti non sono temporali e quindi (disclaimer, dal sito di INGV) ATTENZIONE! si informa che INGV non fornisce nessun servizio di previsione sismica
In chiusura: appare evidente che nell’immediato la cosa più utile e importante da fare, in supporto alle popolazioni colpite da eventi catastrofici, è donare sangue per far si che il Piano strategico nazionale per il supporto trasfusionale nelle maxi emergenze, di recente approvazione, possa funzionar a pieno regime.
In Toscana è possibile farlo in molte città (elenco completo su Repubblica Firenze); in Lazio l’elenco dei centri sangue è qui.