I pazienti cui dovrà essere asportata la tiroide potrebbero in futuro non rimanere più condannati alla schiavitù dei farmaci sostitutivi degli ormoni tiroidei: un autotrapianto di tessuto tiroideo sano del paziente stesso potrebbe infatti vicariare la funzione tiroidea del paziente. Presentati in occasione del 110° Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia (SIC), in corso a Roma, i risultati dei primi test su animali di questa procedura sono positivi e lasciano intravedere, infatti, la possibilità di applicazione clinica dell’autotrapianto. “Potrebbero un giorno giovarsene tutte le persone che devono essere sottoposte ad un intervento chirurgico di tiroidectomia totale, oggi costrette ad assumere per tutta la vita una terapia ormonale sostitutiva – ha spiegato il professor Rocco Bellantone, direttore della Cattedra di Endocrinochirurgia dell’Università Cattolica di Roma. La possibilità di trapiantare in un punto diverso dal collo una porzione di tessuto tiroideo sano prelevato allo stesso paziente, consentirebbe di disporre di una produzione endogena di ormoni che da una parte affrancherebbe il paziente dalla dipendenza del farmaco di sintesi e dall’altra garantirebbe una disponibilità ormonale più fisiologica e direttamente rispondente alle necessità dell’organismo. Nel nostro paese le stime parlano di circa 40000 interventi chirurgici sulla tiroide l’anno. L’età più colpita per ciò che concerne la patologia tiroidea in generale si aggira sui 50-60 anni. Tuttavia le patologie tiroidee possono colpire anche persone più giovani. Le malattie della tiroide colpiscono soprattutto le donne con un rapporto maschi/femmine di circa uno a nove e i periodi più critici per la donna sono le fasi post-partum e peri-menopausale. L’intervento di tiroidectomia si rende necessario principalmente in caso di sindrome meccanica compressiva dovuta all’aumento di volume della tiroide e di noduli tiroidei che vanno a comprimere organi adiacenti come trachea ed esofago, inoltre in caso ci sia il sospetto di un tumore e per alcune forme di ipertiroidismo che non rispondono ad alcuna terapia. Pur necessaria, la rimozione della tiroide non é di certo una soluzione ottimale, perché il paziente é costretto ad assumere una terapia ormonale. L’autotrapianto potrebbe consentire una vera risoluzione del problema, permettendo al paziente di produrre da sé gli ormoni tiroidei. Anche se le sperimentazioni sono all’inizio, i test sui maiali hanno dato buoni risultati: “abbiamo eseguito uno studio sperimentale su 17 maiali di laboratorio – ha spiegato Bellantone. Su 13 maiali é stato eseguito un intervento di asportazione totale della tiroide e contemporaneo autotrapianto nel contesto di un muscolo dell’addome di una piccola quantità del tessuto tiroideo sano asportato. Quattro animali sono stati solo sottoposti, invece, ad asportazione della tiroide senza autotrapianto e sono stati usati come controlli per verificare la qualità dei risultati dello studio. Tutti gli animali sono poi stati osservati per un mese nel corso del quale sono stati sottoposti a dosaggi ormonali e a test per verificare che il tessuto trapiantato attecchisse, fosse vitale e producesse un’adeguata quantità di ormoni tiroidei. Infine é stato eseguito un esame istologico del tessuto trapiantato al fine di valutarne la vitalità e le reazioni del tessuto ospite”. Il tessuto trapiantato é rimasto vitale ed ha attecchito bene nel tessuto ospite, il muscolo addominale, e soprattutto ha conservato la capacità di sintetizzare ormoni, ovvero di riuscire a garantire una buona produzione di ormoni anche in sede diversa da quella naturale della tiroide. Per ora si tratta solo di una sperimentazione ma i primi risultati sono incoraggianti e sembrano suggerire che l’autotrapianto potrebbe trovare applicazioni cliniche, una volta che saranno superate le varie fasi pre-cliniche e verificati i reali vantaggi e rischi della metodica.
- 16 anni ago
Dott Sabino Berardino
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spigolando qua e là
tiroide: addio all’eutirox ?
Tags: tiroide
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letto vs. articolo del 2008...e oggi come siamo con l'autotrapianto della
Tiroide....é ancora in fase sperimentale????
marco
caro Marco
mi sa che molti anni devono passare prima che - se la sperimentazione risultasse realmente efficace - si passi dai maiali agli esseri umani: per ora si resta legati all'eutirox