Il tumore del testicolo è il più aggressivo dei cancri del sesso maschile ma, a causa della diffusione limitata (1% del totale delle neoplasie che interessano l’uomo), è una patologia trascurata.
Colpisce principalmente fra i 25 e i 49 anni, in piena età riproduttiva, con una frequenza in crescita (negli ultimi 30 anni è stata del 45%), ma con una mortalità in netto calo (il 95% dei casi viene curato). In Italia, nel 2012, sono stati registrati oltre 2 mila casi, rappresentando circa l’1% del totale dei cancri ed il 3-10% delle patologie oncologiche che colpiscono l’apparato urogenitale maschile.
È fondamentale un controllo dal pediatra di fiducia anche perché la correzione dell’eventuale discesa incompleta del testicolo entro il primo anno di vita riduce il rischio di cancro e facilita la diagnosi precoce del tumore.
Per ovviare al calo di riscontro correlato alla non più obbligatoria visita di leva, la Società italiana di urologia ha ideato le regole per la prevezione ed il cartoon educativo del Prof. Urosapiens.
Ecco, a seguire, le regole
- Affinare il ‘tatto’. Prendere il testicolo nel palmo delle mani, prima l’uno e poi l’altro. Le dimensioni potrebbero non essere uguali; ovvero l’uno potrebbe risultare più grande dell’altro
- Esaminare il testicolo. Ogni testicolo va esaminato facendolo ruotare delicatamente tra pollice e indice di entrambe le mani
- Andare a caccia di noduli. Con le dita, andare alla ricerca di noduli duri, gonfiori morbidi o tondeggianti, diversa tessitura della superficie testicolare o anomalie che devono essere immediatamente riferiti al medico
- Essere costanti. La manovra va effettuata una volta al mese. È bene, per non dimenticarsene, segnare la data dell’ultimo auto-esame sul calendario
- Scegliere il momento. Quello più indicato per eseguire la palpazione dei testicoli è dopo un bagno caldo, quando cioè il sacco scrotale è rilassato
- Ripetere il gesto. La ripetizione costante e regolare dell’autopalpazione potrà consentire una diagnosi precoce del tumore del testicolo.
Se diagnosticato e trattato precocemente il tasso di guarigione è elevato, attestandosi intorno a una percentuale del 96% circa.