lo fanno le toxic teen, le ragazzine tossiche, che stanno facendo lievitare il mercato del 15 per cento ogni anno, per un giro d’affari di 18 milioni di sterline: si invitano le amiche, e si chiama un medico munito di siringhe, tossina e antidoto (per i casi di allergia), che alla fine della seduta distribuisce il suo biglietto da visita.
Guadagni facili, una campagna di comunicazione agguerrita da parte delle aziende produttrici, un marketing spudorato, qualche medico troppo disinvolto.
E una sistematica copertura degli effetti collaterali possibili: nel 2002 il British Medical Journal metteva in guardia contro gli effetti a lungo termine, che restano ancora in parte sconosciuti a livello nervoso. E oggi, se le pazienti potessero leggere il foglietto illustrativo che sempre accompagna ogni prodotto farmaceutico, scoprirebbero che nel 23,5 per cento dei casi la tossina può dare mal di testa, dolore al volto, eritema, debolezza muscolare localizzata, caduta della palpebra.
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