l’ho letto di recente e – pur pensando di essere informato a riguardo – mi ha colpito profondamente. Leggerlo, secondo me, sarebbe fondamentale ed ancor più fondamentale leggerlo in classe a completamento del programma di storia. In tutte le classi. Talvolta mi soffermo a pensare che investiamo risorse enormi per curare e portare assistenza, ma molto più enormi sono quelle che si stanno ‘investendo’ in Iraq, per tutt’altro fine.
Domanda: quanto bene si potrebbe fare se investissimo in vaccinazioni & ricerca & fornitura di beni essenziali a chi non può accedere alle risorse sanitarie a cui noi del ‘primo’ mondo abbiamo ‘diritto’ ?
Domanda: quanto bene si potrebbe fare se investissimo in vaccinazioni & ricerca & fornitura di beni essenziali a chi non può accedere alle risorse sanitarie a cui noi del ‘primo’ mondo abbiamo ‘diritto’ ?
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Joshua Key è nato nel 1978 a Guthrie, Oklahoma, nel cuore dell’America rurale e conservatrice, tra terreni difficili da coltivare e paesini di pochi abitanti. Cresce tra baracche e roulotte, tra famiglie frantumate e aggrappate a lavori incerti, frequenta con poca voglia la scuola in attesa di un lavoro qualunque, ha poche passioni, qualche pistola con cui sparare e allenare la mira, molta noia, quella di una vita senza reali possibilità. Nel 2002 Joshua Key ha una moglie e tre figli e decide di arruolarsi: ha bisogno di imparare un mestiere e di ottenere uno stipendio fisso, e vuole garantire l’assistenza sanitaria alla propria famiglia. Il suo reggimento costruisce ponti, e il sogno di Josh è lavorare come saldatore, di sciogliere i metalli col fuoco della fiamma ossidrica. Un anno dopo il presidente Bush dichiara guerra all’Iraq. Sono passate solo due settimane dall’inizio dell’offensiva e Joshua viene informato che andrà al fronte. Ad aprile è a Ramadi con una compagnia del Genio militare, e non trova le armate del terrore globale ma moltitudini di civili iracheni maltrattati, mutilati o uccisi per una qualsiasi reazione o sospetto di provocazione. Partecipa a innumerevoli rastrellamenti e ispezioni di case in cui si ritiene si nascondano terroristi o le tracce delle loro attività. Non trova mai nessuna prova. Assiste invece alla violazione continua dei diritti umani, alla sparizione di civili iracheni nei campi di detenzione americani, alla morte e alla sofferenza dei suoi amici, dei compagni d’armi, di donne e bambini. Sette mesi dopo Joshua ritorna a casa per una licenza di due settimane. Ne ha avuto abbastanza. Non riesce a sopportare il dolore e la vergogna, la violenza inflitta ai soldati americanie ai civili iracheni. Decide di rifiutare, di sottrarsi, di smettere di agire come il braccio senza testa di una strategia insensata e tragica. Sceglie di disertare. Informa i parenti e la moglie, che lo seguirà con i figli. Lunghi mesi di spostamenti e clandestinità, per poi attraversare il confine e cercare rifugio in Canada. Joshua Key ha abbandonato gli Stati Uniti, e ha lasciato dietro di sé un uomo che non esiste piú, un altro se stesso
Joshua Key
Il racconto del disertore
ISBN 978-88-545-0191-1
Pagine 240
Euro 15,00
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un pò di sdrammatizzazione con una vignetta molto divertente
Guerra S.p.A.
L'economia militare e il declino degli Stati Uniti
OF Seymour Melman (IN ITALIANO)
After Capitalism: From Managerialism to Workplace Democracy (USA)
HAS DONE WELL to desert. I FUCK ME TO AMENDMENT 1 °. TODAY ESPECIALLY ALL THE WARS ARE DIRTY. ITALY WE HAVE SPENT AT LEAST 4 BILLION FROM 2000 UNTIL TODAY FOR COOPERATION IN AFGHANISTAN. The General Dynamics what we gained? Ask him......
General Dynamics Corporation (NYSE: GD) is a United States aerospace and defense company formed by mergers and divestitures. As of 2011, it is the fourth largest defense contractor in the world.[3] It is headquartered in West Falls Church, Fairfax County, Virginia.