X

una telefonata (particolarmente) sgradita

sto lavorando – sono sempre da solo, non ho aiuti in sala: far accomodare il paziente, farlo sistemare, dare indicazioni, raccogliere la storia (spesso lacunosa, spessissimo la documentazione del passato è incompleta/assente), effettuare l’esame, refertare e comunicare al paziente eventuali problemi – da solo e non amo esser interrotto: ho notato, e l’aver letto vari articoli sui danni alla concentrazione provocati dalle interruzioni, che mi ci vuol tempo per riallacciare il filo del discorso e riconcentrarmi su quello che sto facendo per cui la telefonata che interrompe il mio lavoro mi genera, di base, un pò di fastidio.
Mi cercano al telefono: mentre sto visitando (la disturbo dottore? sta forse lavorando? sta forse visitando un altro paziente? Quasi mai chi chiama mi pone questa domanda . . . ) una signora X mi comunica che accompagnerà a visita la mamma a cui io non devo comunicare la verità.
Una persona, che non conosco, mi comunica che accompagnerà una persona altrettanto sconosciuta e mi chiede di omettere la comunicazione della diagnosi.
Le faccio presente che mi si chiede di tenere un comportamento deviante da quanto prescrive il codice deontologico (ART 30) dei medici che prevede la omissione di comunicazione di diagnosi ma solo ed esclusivamente quando il soggetto interessato manifesta espressamente la sua volontà in tal senso: non voglio saper nulla, però dite tutto a X.
La telefonata della signora X che mi avverte di non dir nulla al paziente che verrà a visita vale ugualmente ?

A mio giudizio sarebbe stato il caso di parlarne di persona, non posso accettare che qualcuno mi strizzi l’occhio facendomi capire di non comunicare al diretto interessato, perchè non deve sapere, o mi preavvisi che chi verrà a visita non deve esser informato.
Al mio sottolineare che – non conoscendo nè la paziente nè la figlia che l’avrebbe accompagnata e mi chiedeva, in anticipo, di non comunicare nulla – magari se ne poteva parlare di persona e valutare al momento, la risposta è stata netta: non veniamo !
Il paziente successivo s’era dimenticato dell’appuntamento, o meglio pensava fosse il giorno dopo: due posti vuoti, due esami prenotati e non effettuati che qualcun altro avrebbe potuto effettuare al posto degli assenti . . . .

Dott Sabino Berardino: Dott Sabino Berardino Medico Chirurgo, a Firenze Specialista in Medicina Interna perfezionato in Ecografia ed Ecocolordoppler Vascolare Master di I livello in 'nuove tecnologie in Medicina - elearning'
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