leggo – da Repubblica.it – che ogni giorno nel mondo sono inviate 160.000.000.000 (centosessanta miliardi!) di e-mail di pubblicità spam da aziende criminali che si nascondono dietro falsi indirizzi e false ragioni sociali (una sola campagna di spamming sui farmaci può fruttare circa 7.000 dollari al giorno, con ricavi annuali
che possono raggiungere anche i 3,5 milioni di dollari) che sollecitano, talvolta, l’acquisto di prodotti farmaceutici taroccati e spesso pericolosi.
Patrick Peterson, un esperto americano di lotta anti-spam che per conto della Ironport (un’azienda Usa specializzata nello sviluppo di sistemi di sicurezza per la rete), ha studiato come funziona il commercio mondiale di confezioni di Viagra taroccate e false, o di altri medicinali.
Ha ordinato presso due fornitori rispondendo a messaggi spam. E ha ricevuto per posta dall’una una confezione che era un’imitazione perfetta del Viagra della Pfizer, ma le cui pasticche azzurre non contenevano assolutamente neanche un milligrammo del Sildenafil, il principio attivo della medicina anti-impotenza. Dall’altro fornitore criminale ha ricevuto un sacchetto pieno di pasticche, sempre esternamente identiche alle dosi di Viagra originali, e le ha fatte analizzare: contenevano dosi ben superiori a quelle del vero Viagra, quindi prenderle sarebbe stato altamente pericoloso per il cuore e per la salute in generale.
Attenti al portafoglio, naviganti della rete: il surfing online può essere più pericoloso che camminare soli di notte nel peggior quartiere malfamato del mondo.