Non si può fare prevenzione cardiovascolare con integratori a base di vitamina C o di vitamina E, sono queste le amare conclusioni cui è giunto il Physicians’ Health Study II, uno studio in doppio cieco, randomizzato, a lungo termine, effettuato su 14.641 medici statunitensi. Gli attuali risultati riguardano due delle quattro iniziali linee di ricerca dello studio, nello specifico il trattamento giornaliero con 500mg di vitamina C e 400 UI di vitamina E, da soli o in combinazione, controllati verso placebo. Gli altri due rami di ricerca riguardano la supplementazione con beta-carotene (braccio terminato nel 2003) e quella con un multivitaminico, ancora in corso. La sperimentazione con vitamina C ed E è iniziata nel 1997 per terminare 10 anni più tardi e si è svolta su uomini sani, ultracinquantenni, con profilo di rischio cardiovascolare medio-basso. I parteci
In conclusione quindi non vi sono elementi a supporto di una integrazione con vitamina E o C per la prevenzione di eventi cardiovascolari, anche se gli autori non escludono che con tempi molto più lunghi si possano in futuro ottenere risultati diversi.
JAMA 2008; 300(18): 2123-2133