sono andato a vedere the dark side of the sun, film documentario che parla di Xeroderma Pigmentosum: rara e letale malattia genetica che si manifesta fin dalla prima infanzia.
I bambini che ne sono affetti sono costretti ad evitare la luce del sole per non subire ustioni e sviluppar tumori cutanei.
A Camp Sundown, un campo estivo che sorge poco fuori New York (esiste sul serio, non è un’invenzione narrativa: lo organizza la Xeroderma pigmentosum society XPS), la notte diventa il momento per riappropriarsi della vita rubata: i bambini possono giocare liberamente e imparare come convivere con la loro patologia.
Lo Xeroderma pigmentosum è una malattia genetica a trasmissione autosomica recessiva: perchè la patologia si manifesti due copie del gene malato devono esser presenti.
La luve ultravioletta (UVA) danneggia il DNA delle cellule cutanea ed i normali meccanismi di riparazione ovviano a questo continuo assalto: i bambini affetti da xeroderma pigmentosum non riescono a riparare, come normale, i danni delle radiazioni ambientali e la pelle diventa spessa e maculata essendo, peraltro, estremamente sensibile all’esposizione solare con ustioni che non guariscono. Possono poi comparire telangectasie e cancro della pelle (spesso prima dei 5 anni di vita).
E’ una malattia rara: in tutta Europa sono circa 300 le persone a cui è stata diagnosticata la malattia genetica denominata Xeroderma Pigmentosum (XP).
Se vuoi approfondire, ulteriori dettagli su questo sito (verificato ed affidabile) in inglese.
L’ESA offre una, parziale, soluzione al disagio di vita dei piccoli pazienti: leggi questo articolo.