QUEI
MAGNIFICI ANNI '90
UN DECENNIO DI VINO COMMENTATO DA MARCO PALLANTI DEL CASTELLO DI AMA
Le premesse per l'ennesima grande
Cantina del Sabato c'erano tutte: un'azienda prestigiosa qual'è
il Castello di Ama, un
terroir magico che risponde al nome di Chianti, la passione di una coppia
(Lorenza e Marco) che come pochi altri in questi ultimi anni ha saputo
dar lustro e prestigio al vino toscano.
Ma procediamo con ordine.
Avevamo chiesto a Marco Pallanti, enologo e compagno di Lorenza, di
farci da guida nell'analizzare la produzione vinicola chiantigiana dell'ultimo
decennio, ovvero dal 1990 sino alla 1999. Impresa ardua avendo il Chianti
Classico, per sua sfortuna/fortuna, mille diversi microclimi che ne
condizionano la produzione. Ciò nonostante Marco si è
prestato al gioco, anzi ha fatto ancor di più proponendo per
i millesimi più significativi la degustazione delle corrispondenti
annate dei suoi cru.
La degustazione iniziava cronologicamente
con un Chianti Classico Castello di Ama 1999, quindi, retrocedendo nel
tempo, si passava al Chianti Classico La Casuccia 1997, al Pinot Nero
il Chiuso 1995, Merlot L'Apparita 1992 per chiudere con il Chianti Classico
Bellavista 1990. Dopo una tale batteria di "fenomeni" i 15
fortunati soci che erano riusciti ad aggiudicarsi un posto alla degustazione
sono rimasti letteralmente a bocca aperta. Non contenti, Marco e Lorenza
hanno offerto
ai partecipanti, dopo la degustazione, il pranzo accogliendoci in una
delle splendide sale del loro Castello. A margine: il ricavato dell'iniziativa
verrà devoluto all'Associazione Medici senza Frontiere. Un grazie
di cuore a tutto lo staff del Castello di Ama per il gesto ed ai nostri
soci che attraverso la loro partecipazione hanno reso possibile il versamento
benefico.
Testi e foto: Daniele Bartolozzi
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