Fiesole, 10 settembre 2006
Questa
seconda edizione parte con la sola gara
per "esperti" e si svolge nella
medesima, affascinante ambientazione dell'anno
scorso, la
chiesa di Sant'Alessandro
da cui godiamo un panorama straordinario
con la complicità di una fresca
tramontana spazza-smog. Dentro, ancora
una volta è presente una bellissima
mostra "La scienza vista dall'Arte",
curata dall' associazione Ludica
e dall'Accademia di Belle Arti di Firenze
in collaborazione con varie altre istituzioni.
Ore 11,30: si parte con dodici squadre
che devono ridursi a quattro nella parte
finale
La
prima serie di degustazioni e relative
domande è la seguente:
1.
Questo vino è del nord, del centro
o del sud?
Molte risposte sbagliate, eppure
si tratta del Primitivo del Salento
IG
T
"Cerva regia", Antiche terre
del Salento che
ci sembra decisamente caratteristico...
2.
Indicate il vitigno
Qui azzeccano quasi tutti: è l'inconfondibile
Brachetto Gallino Birbet, Mosto
d'uva parzialmente fermentato
3.
Bianco dell'Alto Adige: anche qui dovete
individuare il vitigno
Buona percentuale di risposte esatte,
si tratta del Gewurztraminer Alto Adige,
Cantina
Produttori di Termeno 2005
4.
Cos'é?
Risposta multipla: Brunello di Montalcino,
Amarone, Barolo, Taurasi, Montepulciano
d'Abruzzo, Sagrantino di Montefalco
Non è difficile: calore alcolico,
rotondità e fruttato intenso "marcano"
l'Amarone della Cantina
Sociale Valpolicella "Domini
Veneti" 2003
5.
E' un vino dei Castelli, ma non viene
dal Lazio ....Indicate la DOC
I marchigiani della squadra "Adriatica",
poi risultati vincitori, rispondono senza
nemmeno assaggiare... Verdicchio dei Castelli
di Jesi 2005 Sparapani
A
questo punto parte la seconda
cinquina di domande, senza
assaggio: pura teoria!
1.
Il vitigno a bacca rossa più diffuso
in Italia
Lo sanno tutti, Sangiovese
2.
Quante sono le DOC? meno di 80 / 80-150
/ 150-300 / 300- 350 / più di 350
Lo sanno quasi tutti, fra 300 e 350
3. "D'ogni
vino è il re" secondo Francesco
Redi nel suo Bacco in Toscana (1685)
Un omaggio alla Toscana, ben noto
al di là della regione: Montepulciano
è scritto nel poemetto, diamo per
buono anche "Vino Nobile"...
4. Il vino cantato nel Don Giovanni di
Mozart
Ci devono essere molti cultori della lirica
tra i nostri concorrenti,
perchè Marzemino sembra
una risposta facile
5. L'unico vino dell'antica Roma sopravvissuto...almeno
nel nome!
Qui le cose si fanno più difficili,
è il Falerno ("del
Massico" nella DOC) ma un paio di
squadre scrivono "Falerio" che
è proprio un altro vino, a altre
due "Est est est" che di latino
ha solo il nome ma si riferisce a un aneddoto
medioevale.
Mezzogiorno
è passato da un po' e adesso segue
una lunga pausa per mangiare qualcosa
(una squadra pasteggia con il vino degustato
prima, a questo punto con etichetta scoperta).
Alle 14, con bicchieri rinnovati, inizia
la seconda serie di degustazioni, sempre
alla cieca. Ora i punti in ballo sono
tre per domanda, vista la difficoltà
in crescita.
1.
Cos'è? Risposta multipla: Champagne
Millesimato - Franciacorta
Satèn - Prosecco - Cava - Malvasia
Colli di Parma -Gazzosa con Rhum
Buona percentuale di azzecchi: il carattere
cremoso ed elegante ma secco e i profumi
da metodo classico lo isolano bene fra
i concorrenti: è il Franciacorta
Satèn Vezzoli 2002, e per fortuna
nessuno ha scritto la gazzosa!
2.
Indicate il vitigno (100%)
Qualcuno, ingannato dal colore, azzarda
Pinot Nero, ma il gusto un po' scontroso
è quello del Grignolino d'Asti
Spertino 2005
3.
Qual'è la DOC?
Il profumo è veramente particolare,
chi l'ha già sentito non lo dimentica.
Una squadra indica il Ruchè di
Castagnole Monferrato, guadagnandosi l'onore
delle armi. Comunque è Lacrima
di Morro d'Alba Conti di Buscarato 2005
4. E' un Brunello di Montalcino: di quale
annata? Risposta multipla: 92 - 95 - 98
- 01 - 04 dalla botte
Evidentemente si sono preparati bene sulla
Toscana, dato il numero di risposte esatte:
è Il
Poggione 98
5.
Qual'è estratto secco di questa
Vernaccia di San Gimignano? Risposta multipla
meno di 18, 18-22, 22-25, 25-28, 28-31,
più di 31 grammi/litro
Domanda "tecnica" che comunque
viene risolta sorprendentemente bene dalla
maggioranza che "soppesa" bene
il volume del vino: è l'azienda
Panizzi
con 23 e qualcosa
6.
DOCG: indicate
il vitigno
Riconoscibile fra gli altri
bianchi DOCG con il suo fruttato e la
rotonda sapidità: Vermentino
di Gallura Canayli della Cantina
Sociale Gallura 2005
E'
il momento del conteggio e della proclamazione
delle quattro squadre finaliste: tutti
guardano finalmente le etichette e si
accende qualche dicussione, fra la giuria
e le squadre e ancora di più all'interno
delle stesse....
Quest'anno non c'è bisogno di spareggio,
il punteggio è chiaro e in un silenzio
sacrale ha inizio l'ultima ora di gara
in cui vengono affrontati sette bicchieri
per quattro domande.
1.
Un vino decisamente poco morbido, ....di
nome e di fatto. Come si chiama?
Si chiama Asprinio di Aversa, e
questo dell'azienda Caputo,
del 2005, mantiene le promesse con un
vigore gustativo notevole e grande persistenza
fresca. La squadra "ASE" indica
il Durello dei Monti Lessini, bravi anche
se non è esatto!
2.
Avete davanti
una mini-verticale di 3 annate di Barolo:
mettetele in ordine cronologico indicando
la lettera che contraddistingue il bicchiere
(A,B,C). Si tratta del 1999, 2000 e 2001.
Domanda difficile per la vicinanza delle
annate, peccato che siamo in gara perchè
meriterebbe di essere centellinato a tavola!
E' il fuoriclasse Ravera della Cogno.
3.
Questo è un DOC del 2002: oggi
la stessa Denominazione è Garantita!
Ben due squadre indicano il Montepulciano
d'Abruzzo Colline Teramane, ed è
invece il Cerasuolo di Vittoria Kailà
di Fatascià
4.
Questo è anche un presidio di Slow
Food. Di cosa si tratta?
L'eccezionale Vino Santo trentino 1997
della Cantina
di Toblino è un passito
dalla inconfondibile acidità e
dai profumi particolarmente freschi nonostante
l'età. Risposta esatta per due
squadre, mentre viene suggerito anche
l'altro presidio, il Moscato Passito di
Strevi, che però avrebbe marcato
il profumo con il suo forte carattere
varietale.
Alle
18,30, addirittura in anticipo rispetto
al previsto, le squadre premiate salgono
sul soglio del Museo Archeologico per
la premiazione:
1. ADRIATICA,
dalle Marche: Francesco Quercetti, Alessio
Cingolani, Cesare Capadula e Nicola Gattanella
2. UMIDO,
da Roma
3. ASE,
da Genova
4. VALSESIA ENOTEAM,
evidentemente dal Novarese.
Ci fa particolarmente piacere che due
di queste squadre abbiano già concorso
l'anno passato, e che su un totale di
dodici squadre iscritte addirittura sei
fossero già presenti dodici mesi
fa, segno che si erano divertiti a partecipare
- come noi a organizzare! Sono Vena di
vino, Le volpi e l'uva, ASE, Adriatica,
Eno per caso e Viola, che aveva partecipato
alla gara per "dilettanti".
Nessuna
squadra risulta a punteggio pieno, sarebbe
stato ben sorprendente! Le risposte giuste
sono state comunque variamente distribuite
fra le squadre, segno che non ce n'erano
di troppo facili o di troppo difficili.
Il brindisi finale è per tutti:
chi ha gareggiato, chi ha vinto e chi
ha perso: è il gioco del vino!
Le prove sono state ideate da Sandro Bosticco
e realizzate con la consulenza e la collaborazione
di Slow
Food Italia, in particolare di Fabio
Giavedoni.
La
Condotta Fiorentina di Slow Food ringrazia
i volontari che hanno lavorato a S. Alessandro
tutta la domenica 10 settembre, le aziende
che hanno fornito i loro vini, la FARA
per la fornitura di bicchieri appropriati,
il Comune di Fiesole per la disponibilità
degli ambienti e i suoi dipendenti che
hanno collaborato alla logistica.
Tutte le foto sono di Cristiana
Niccoli
Teatro
Romano di Fiesole
Organizzato da Slow
Food Firenze
con
il patrocinio della Città
di Fiesole