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IL CERVARO, LA VERTICALE

La visita al Castello della Sala ha avuto come epilogo una strepitosa verticale di Cervaro condotta da Renzo Cotarella che ha illustrato ai soci le caratteristiche salienti delle varie annate in funzione dell'andamento climatico delle relative vendemmie. Ben sei le annate di Cervaro in degustazione. In apertura l'anteprima del 1999, in commercio nei giorni immediatamente antecedenti l'evento. A testimonianza del decennio 90, si sono succedute le annate 96, 93 e 91. Per concludere alla grande abbiamo ripercorso l'infanzia di questo vino con l'assaggio delle pressoché introvabili bottiglie di 1988 e 1986 (seconda annata in assoluto del Cervaro). All'occasione non poteva mancare una commissione di nostri massimi esperti. Con dovizia di particolari, ecco per voi le note di degustazione. Gli autori: Maurizio Salvadori e Daniele Bartolozzi.

 

uno dei nostro soci davanti alle sei annate di Cervaro (con relativi tappi)

 

ANNATA 1999
Colore paglierino di buona luce e carica. Il naso apre su note eleganti di legno (tostato, burro) che lasciano presto spazio a profumi di frutta bianca e sensazioni minerali molto fini e complesse. Bocca grassa, fresca e sapida. Ottimo l'ingresso, anche se ancora un po' scomposto, e grande persistenza. Annata dotata di ottima struttura. Vino ovviamente ancora molto giovane.
VOTO Daniele 92 Maurizio 91

ANNATA 1996
A dispetto della 99, l'annata punta più sulla finezza che sulla potenza. Naso molto ricco con note di pietra focaia in evidenza ben fuse al legno (affumicato), al frutto (a polpa bianca matura) ed a qualche "pennellata" dolce di miele. Ottimo l'equilibrio gustativo con una sapidità ed una freschezza (nota ricorrente nelle sei annate, anche le più vecchie) di estrema piacevolezza. Come già detto, un vino di grande eleganza. Buono oggi ma con molti altri anni davanti a se.
VOTO Daniele 91 Maurizio 93

 
Le bottiglie della nostra verticale (in fondo a destra quelle dell'annata 86 in magnum)
 

ANNATA 93
Dovendo scegliere la "peggiore" (ad averne di "peggiori" così buoni!!), questa è l'annata meno convincente in confronto alle altre sue "sorelle". Bellissimo il colore, paglierino brillante percorso da eleganti sfumature dorate. Il naso è ancora dominato da note tostate non perfettamente a fuoco, il frutto c'è ma ha perso gran parte della sua freschezza. La bocca ha un profilo piuttosto austero con note calde in chiusura. Una prestazione più che onorevole per un vino con, non lo dimentichiamo, già sette anni sulle spalle.
VOTO Daniele 87 Maurizio 88

ANNATA 91
Una vera sorpresa per tutta la commissione di degustatori. Colore vivo e brillante, tra il paglierino ed il dorato. L'attacco al naso fa pensare ad una vendemmia tardiva alsaziana per l'intensità e la dolcezza (frutta tropicale, miele, note minerali), senza alcun cenno di ossidazione o eccessiva maturazione. La bocca è ancora sorretta da una vena acida che la rende molto equilibrata. L'ingresso in bocca è buono, nulla in confronto alla incredibile progressione gustativa che il vino sviluppa nel centrobocca ed in persistenza. Ottima chiusura "dolce" sulle note di frutta già espresse al naso.
VOTO Daniele 93 Maurizio 91

 
La cantina ove Antinori conserva lo storico aziendale
 
ANNATA 88
Scavalcato il decennio, ci tuffiamo negli anni 80'. L'annata 88 viene definita in genere molto buona sia per i bianchi che per i rossi. Il Cervaro si esprime su ottimi livelli. Il colore, dorato carico, è ancora brillante. Al naso sensazioni mature di frutta tropicale e di mandorle amare si uniscono a quelle terziarie e minerali. Bocca morbida ma con buon nerbo acido a bilanciare l'alcol. Grande l'ingresso, una spanna sotto la persistenza gustativa. Vino di gran fascino e senza cedimenti colto nel culmine delle sue potenzialità.
VOTO Daniele 90 Maurizio 90

ANNATA 86
La seconda in assoluta per il Cervaro. Colore dorato, carico e luminoso, che non mostra cenni di ossidazione. Ben definito e pulito il naso ovviamente dominato da note terziarie, principalmente di idrocarburi. Ancora fitta la trama gustativa, senza cedimenti o sensazioni ossidate se non per qualche leggera nota amarognola sul finale della bocca. Per essere un vino di 15 anni si comporta più che bene.
VOTO Daniele 89 Maurizio 89

 
Testi e foto: Daniele Bartolozzi

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