Sapore di mare: Lorenzo a Forte dei Marmi
Per tutti gli amanti del
pesce il ristorante Lorenzo rappresenta da anni una vera e propria istituzione.
Il locale si affaccia sul corso principale del Forte dei Marmi, la località
balneare più esclusiva della Versilia posta ad una manciata di chilometri
da Viareggio. In estate è quasi impossibile aggiudicarsi un tavolo,
ma pure in inverno, specialmente nel fine settimana, trovare posto è
un'impresa tutt'altro che facile. Sono molti, infatti, i clienti affezionati
che anche fuori stagione fanno un salto al Forte, magari con la scusa
della seconda casa, per rendere visita ad uno dei ristoranti più gettonati
di tutta la costa tirrenica. Sarà per il pesce sempre freschissimo,
per la sapiente cucina rispettosa dell'eccellente materia prima, per
l'atmosfera elegante ma rassicurante del locale, per il servizio cordiale
ed attento, fatto è che difficilmente si trova qualcuno rimasto deluso
dall'esperienza. |
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tre giganteschi
branzini all'isolana attendono l'assalto famelico dei commensali |
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Per il livello espresso dalla cucina avevamo bisogno di un viticoltore d'assoluta eccellenza. Il binomio pesce/vino bianco ha sempre funzionato: in occasione di un Pranzo del Sabato non era certo logico sperimentare nuovi ed avventurosi abbinamenti. Volendo rimanere entro i confini nazionali, il nostro pensiero è subito volato in Friuli, terra di grande vocazione che ogni anno regala a noi enofili incalliti alcuni dei bianchi più nobili d'Italia. Sulle colline a ridosso del confine sloveno (note con i nomi di Collio, Colli Orientali e Isonzo) le aziende che hanno imboccato in maniera decisa la via della qualità sono oggi moltissime, poche però possono vantare la storia e la tradizione della Livio Felluga. |
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le sei annate
di Terre Alte "posano" prima dell'inizio della verticale
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Complice l'amicizia personale di chi scrive con Elda Felluga, figlia dell'inossidabile Livio (a proposito, auguri per i suoi 83 anni!), il cerchio si è dunque magnificamente chiuso. Elda Felluga ha infatti accettato con entusiasmo di offrire suoi i cru (il Tocai 99, il Terre Alte 98 ed l'Illivio 98, il nuovo vino a base pinot bianco dedicato al patriarca della famiglia) per accompagnare i piatti del ricco menù. Unico rammarico, la mancata presenza di Elda al pranzo, costretta a casa da un banale malanno di stagione. Avrà in ogni caso apprezzato il sincero applauso che i nostri soci le hanno inviato per via telefonica al termine del pranzo. L'appuntamento con lei, in Toscana, è solo rimandato. |
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Il Terre Alte
98 in formato magnum accompagna i primi piatti
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Ultimo, ma
non certo per ordine d'importanza, il ringraziamento personale a Guido
Ricciarelli, grande appassionato e competente gourmet, che prima del
pranzo ha organizzato, per un ristretto numero di amici ed addetti ai
lavori, una verticale di Terre Alte. Ben sei le annate in degustazione:
dal 98 indietro sino al 92, a dimostrazione, caso mai ce ne fosse bisogno,
che anche "noi italiani" sappiamo produrre vini bianchi che reggono
alle insidie del tempo.
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Testi e foto:
Daniele Bartolozzi
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| Lorenzo | Menù | Terre alte in verticale |