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4 IN VERTICALE: POGGIO VALENTE

Già da qualche anno il cru Poggio Valente della FattorSTEFANO IN UN MOMENTO DELLA DEGUSTAZIONE ia Le Pupille si è imposto non solo quale migliore etichetta della denominazione ma anche come uno dei classici rossi toscani di nuova generazione. Il sangiovese, con l'85/90%, costituisce l'uva dominante di questo vino. A dispetto dei più maliziosi non sono cabernet, merlot o syrah a far da spalla al nostro sangiovese, bensì due uve meno note al grande pubblico ma tipiche del territorio maremmano, ovvero alicante e malvasia nera.
Stefano ha sempre "volato alto" per quanto riguarda le consulenze enologiche. Sono passati da Le Pupille, Tachis, Riccardo Cotarella fino all'attuale Cristian De Sommer, nome che ai patiti di Bordeaux riporterà alla mente alcuni dei più famosi Chateau d'oltralpe. Stefano a proposito di consulenti tiene però a precisare che le chiavi della cantina restano sempre ben salde nelle sue mani. Con il tecnico ama discutere le scelte, confrontare le idee ma l'ultima parola resta sempre di competenza sua o di Elisabetta.

 

La nuovissima cantina LA NUOVISSIMA CANTINA DE LE PUPILLEè estremamente razionale e funzionale, asettica e ipertecnologica con i suoi rilucenti acciai. E' alla vigna che Stefano dedica però le sue attenzioni maggiori. Consci dell'immenso patrimonio clonale della zona, a Le Pupille hanno pensato bene di progettare accanto alla cantina un vivaio in cui selezionare e studiare alcune specie "scovate" nei vigneti più vecchi della tenuta. Da questa ricerca nasce la passione di Stefano per il Tempranillo, vitigno a bacca rossa largamente diffuso in Spagna (l'uva "madre" di Rioja e Ribera), giunto sin qui ai tempi in cui la Maremma altro non era che una delle tante terre dominate dalla corona iberica.
Di tempranillo, syrah (vitigni base di un futuro nuovo vino aziendale), cabernet e merlot parleremo in altra occasione, concentriamo oggi la nostra attenzione sul Poggio Valente degustato in verticale con le annate 97, 98, 99 e, in anteprima, (il vino deve ancora essere imbottigliato) 2000.

 

Note di degustazione di Daniele Bartolozzi
"With a little help from my friends", Alberto Mannori e Guido Ricciarelli.

ANNATA 1997
Colore rubino di buona carica e luce. Al naso è caratterizzato da note di frutta matura (ciliegie su tutto) gradevoli ed ampie. Ottima l'amalgama con il legno. Bocca equilibrata con tannino grintoso ma di eccellente fattura. Ad un ingresso molto largo segue una buona progressione, piacevole la chiusura ancora su note di frutta rossa. Vino di buon corpo (non da peso massimo), fa dell'eleganza e dell'armonia le sue doti migliori. Molto buono oggi, ma godibilissimo anche tra qualche anno.
VOTO : 88/100

ANNATA 1998STEFANO SCAMBIA OPINIONI CON ALCUNI NOSTRI SOCI
A dispetto di altre zone della Toscana, l'annata 98 in Maremma ha offerto risultati in alcuni casi superiori a quelli della tanto decantata 97. Colore rubino pieno e vivo. Il naso è appena chiuso, stenta un po' ad aprirsi, pur rivelando una buona ampiezza e finezza (prugne e pepe soprattutto). La bocca è ai limiti della perfezione: piena, equilibrata, ben distribuita tra ingresso, centrobocca e persistenza. Un vino opulento ma non pesante, dotato di classe ed elegante (cosa non comune per vini di tale struttura).
VOTO: 91/100

ANNATA 1999
Colore rubino con riflessi quasi purpurei che sottolineano la sua gioventù. Il naso è una esplosione di frutti rossi e neri dolci e maturi. La bocca presenta un ottimo ingresso, molto largo, a cui segue un centrobocca leggermente scomposto. La polpa non manca, nello stato attuale l'equilibrio gustativo non è quello ottimale ma si tratta probabilmente di un veniale peccato di gioventù. Buone le aspettative di longevità.
VOTO 89/100

ANNATA 2000
Attualmente in legno in attesa di essere raccolto in vasca e quindi imbottigliato. E' certo difficile prevedere l'evoluzione di un vino che sta ancora compiendo la sua maturazione. Colore impenetrabile, il naso, gia di buona finezza, evidenzia ovviamente il passaggio in legno piccolo. La stoffa c'è, la polpa pure, le premesse per un nuovo grande Poggio Valente ci sono tutte. Volendo tracciare un parallelo, ci sembra assomigliare all'annata 98
VOTO (IN PROSPETTIVA) 90/100

Pupille | 4 in verticale: Poggio Valente | Morellino, il disciplinare

TESTI E FOTO: DANIELE BARTOLOZZI

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