4 IN VERTICALE: POGGIO VALENTE Già
da qualche anno il cru Poggio Valente della Fattoria
Le Pupille si è imposto non solo quale migliore etichetta della
denominazione ma anche come uno dei classici rossi toscani di nuova
generazione. Il sangiovese, con l'85/90%, costituisce l'uva dominante
di questo vino. A dispetto dei più maliziosi non sono cabernet,
merlot o syrah a far da spalla al nostro sangiovese, bensì due
uve meno note al grande pubblico ma tipiche del territorio maremmano,
ovvero alicante e malvasia nera. |
La
nuovissima cantina è
estremamente razionale e funzionale, asettica e ipertecnologica con
i suoi rilucenti acciai. E' alla vigna che Stefano dedica però
le sue attenzioni maggiori. Consci dell'immenso patrimonio clonale
della zona, a Le Pupille hanno pensato bene di progettare accanto
alla cantina un vivaio in cui selezionare e studiare alcune specie
"scovate" nei vigneti più vecchi della tenuta. Da
questa ricerca nasce la passione di Stefano per il Tempranillo, vitigno
a bacca rossa largamente diffuso in Spagna (l'uva "madre"
di Rioja e Ribera), giunto sin qui ai tempi in cui la Maremma altro
non era che una delle tante terre dominate dalla corona iberica. |
Note
di degustazione di Daniele Bartolozzi ANNATA 1997 ANNATA 1998 ANNATA 2000 |
Pupille | 4 in verticale: Poggio Valente | Morellino, il disciplinare TESTI E FOTO: DANIELE BARTOLOZZI |