DEGUSTARE
LA PASTA
E' possibile, senza
scendere nel tecnico, identificare alcuni criteri di valutazione della
pasta? Senza ombra di dubbio si. E' sufficiente infatti un po' di
attenzione e qualunque di noi è in grado, se non di diventare
un esperto assaggiatore, di esprimere un giudizio critico sul piatto
di spaghetti che gli viene servito. Ecco come.
LE
CONDIZIONI
La pasta va degustata cotta al dente (possibilmente in acqua priva
di sale) senza l'aggiunta di alcun condimento o al limite con un cucchiaio
di olio extravergine d'oliva per valutarne l'assorbimento.
I
PARAMETRI
Questi i principali elementi da tenere in considerazione nella degustazione
della pasta:
- Consistenza - La pasta deve presentarsi soda ed elastica, e se premuta
con una forchetta tende a riacquistare la sua forma iniziale. In bocca
deve offrire una buona resistenza alla masticazione.
- Omogeneità - La pasta prodotta con semole di scarsa qualità
(con poco glutine o scadente) tende a scuocere all'esterno risultano
poco cotta all'interno.
- Collosità - Se dopo la cottura la pasta si presenta collosa
e tende ad appiccicarsi significa che la lavorazione non è
stata mal eseguita o che addirittura contiene farina di grano tenero.
- Flavour - Una buona pasta deve avere un gradevole odore ed un buon
sapore, principalmente di grano.
- Tenuta alla cottura: una pasta ottenuta con buone semole (ma anche
trattata ad alte temperature) tiene la cottura e anche dopo diversi
minuti essere stata scolata conserva tutte le sue caratteristiche.